La meta finale di Fedrigoni è la quotazione a Piazza Affari. Ma prima dello sbarco, la società è pronta a mettere in cascina altre acquisizioni, dopo quella nel 2018 del gruppo Cordenons, specializzato in carte speciali. Tra gli addetti ai lavori c’è chi pensa che un target potrebbe, ad esempio, essere il gruppo Favini, tra i cui soci c’è il fondo di private equity Orlando. Ma Fedrigoni starebbe guardando anche ad acquisizioni in Europa, in particolare in Francia. Intanto l’azienda potrebbe cedere alcuni asset non ritenuti «core business»: come ad esempio la divisione «banconote e sicurezza», per la quale sarebbe stato affidato un mandato esplorativo alla boutique di consulenza Poyry.
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